vediamo insieme cosa è successo e cosa dobbiamo aspettarci...
Nelle ultime settimane, qualcuno è andato senz'altro net-long sul mercato, cioè si è messo a rialzo con posizioni lunghe, facendo impennare i listini. Non possono infatti essere state solo le ricoperture a generare un tale rimbalzo.
Forse questo qualcuno era troppo “scarico” di azioni e non voleva essere tagliato fuori o forse ha agito perché ha ritenuto che un atterraggio brusco dell'economia avrebbe potuto convincere la Fed a tornare in tempi più brevi del previsto ad essere accomodante.
Tanto peggio (per l'economia reale), tanto meglio per le Borse e quindi “dentro a tutta”. Questo qualcuno potrebbe avere pensato...
I dati del Pil USA (negativi), combinati con parole un po' troppo accomodanti da parte di Powell, hanno senz'altro contribuito a “incendiare” la fame di acquisti di chi ragiona così, ma in questo senso i Payrolls usciti ieri hanno subito riportato tutti sulla terra.
L'economia a stelle e strisce è ancora resiliente alla stretta monetaria e occorre altro per indebolirla e ottenere così il sospirato calo dell'inflazione che, giova ricordarlo, nei piani della Fed deve tornare nei pressi del 2%.
La strada è quindi ancora lunga, come si sono affrettati a chiarire alcuni membri del Fomc, allarmati da mercati che si sono subito surriscaldati con troppa foga, rischiando di compromettere le fatiche dell'istituto centrale.
Oggiuscirà il dato sull'inflazione USA e se dovesse (in qualsiasi senso) discostarsi dalle stime degli analisti, che ne prevedono un certo calo, farà ballare parecchio i mercati azionari, obbligazionari e valutari.
Noi siamo sul pezzo... Sappiamo che le economie reali andranno presto in seria difficoltà - ce lo ha ricordato anche la Bank of England, con parole molto forti - ma siamo anche consapevoli che i mercati sono capaci di disallinearsi con facilità dai cicli reali, come nel post-Covid. Di nuovo, conteranno tantissimo i flussi di liquidità.
Essa ha appena rifatto capolino sull'azionario, comportando sul Nasdaq un recupero vicino al 20% dopo il crollo di oltre il 30% della prima parte dell'anno. Dati che fanno pensare molto!!!
Insomma, coi flussi di nuovo protagonisti, sarà curioso verificare se, dopo lo sfogo recente a rialzo, ci saranno altri denari pronti a saltare sul carro, oppure se si è trattato di un fenomeno solo passeggero
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