Ogni anno spuntano previsioni roboanti su dove andranno i mercati, ma la verità è una sola: nessuno può prevedere il futuro. Chi dice il contrario, o non sa di cosa parla o sta cercando di venderti qualcosa. Piuttosto che inseguire le mode o cercare risposte impossibili, concentra le tue energie su ciò che puoi controllare: pianificazione, gestione emotiva e finanza comportamentale. Il vero successo non dipende da cosa fanno i mercati, ma da come tu reagisci. Se avessimo seguito le previsioni degli “esperti”, che avevano previsto per fine 2024 un valore medio dell’S&P 500 a 4800 punti, il 2024 sarebbe stato un anno mediocre.
Invece i mercati hanno fatto i mercati, e semplicemente attenendoci alla nostra asset allocation, siamo riusciti a conseguire risultati in doppia cifra anche nel 2024 (dopo un 2023 altrettanto positivo ed un 2022 in cui abbiamo limitato i danni nel Bear Market).
Il 2025 sarà un anno sfidante? Nessuno può saperlo, ma visto che nel nostro piano di lungo termine siamo decisamente più avanti del previsto, potremo continuare a guardare con fiducia al futuro.
È quel periodo dell'anno in cui i principali analisti di Wall Street dicono dove vedono dirigersi il mercato azionario nel 2025. Gli obiettivi vanno da 6.400 a 7.007, la previsione media vede un aumento dell'S&P 500 di circa il 10% in linea con le medie storiche e il numero "magico" sembra essere 6.678,18.
È estremamente difficile prevedere con precisione i movimenti a breve termine del mercato. Riteniamo tuttavia che la ricerca, l'analisi e i commenti alla base di queste previsioni possano essere molto istruttivi. Detto questo, ecco cosa potrebbe guidare le previsioni e il mercato per il 2025: l'incertezza politica elevata.
Il presidente eletto Donald Trump ha proposto alcuni cambiamenti aggressivi alla politica commerciale e alla regolamentazione aziendale, alimentando l'inflazione. Allo stesso tempo, c'è ancora fiducia nella crescita economica, ma non potrebbe essere così rapida come lo era all'inizio della ripresa, poiché la creazione di posti di lavoro si raffredda e le finanze delle famiglie si normalizzano.
Si stima che la crescita degli utili si estenda. Gran parte dell'attuale mercato rialzista è stato guidato dai titoli Magnificent 7, gli analisti attualmente si aspettano che gli "altri 493" nomi nell'S&P generino una migliore crescita degli utili man mano che la crescita dei Mag 7 perda vigore. Un occhio sempre rivolto alle valutazioni, che ad oggi risultano essere elevate. Tuttavia non implicano necessariamente rendimenti deboli nel 2025.
Gli indici USA hanno registrato cali significativi dopo la decisione della Federal Reserve di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 4,25%-4,50%. La Fed ha anche pubblicato il Summary of Economic Projections (SEP), evidenziando un tasso sui fondi federali a fine 2025 rivisto al rialzo al 3,875%, segnalando un rallentamento del ritmo di taglio dei tassi rispetto alle attese precedenti. Inoltre, le previsioni sull'inflazione headline per il 2025 sono state riviste al 2,5%, rispetto al 2,1% previsto in precedenza.
In Eurozona la Bce ha deciso di tagliare di 25 punti base i tassi d’interesse. In particolare, la decisione scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria: “Il processo disinflazionistico è ben avviato” sottolinea Francoforte nel comunicato di politica monetaria.
Graficamente l'indice S&P 500 ha segnato nuovi massimi. Le medie mobili veloci (blue - arancione) segnalano una momentanea flessione dopo aver toccato il nostro target in area 6000- 6100 punti. Ma come evidenziavamo la scorsa volta, le possibilità che i nuovi massimi facciano da resistenza psicologica hanno rallentato il trend riportandolo in area a 5850 - 5750 con rottura delle medie veloci (blu - arancione). La rottura del livello 0,618% di Fibonacci al ribasso potrebbe estendere il periodo di flessione con un'estensione massima sui livelli di luglio e sulla media 150 periodi (verde). Viceversa, un rimbalzo sul livello 0,5% di Fibonacci proietterebbe l'indice a ritestare i 6000 punti.
Graficamente l'indice Nasdaq ha registrato un nuovo massimo storico come ci aspettavamo nelle scorse settimane. Le stesse medie mobili (blu - arancione) segnalavano una ritrovata forza nel trend, sostenendolo anche nei momenti di forte volatilità che ci sono stati, riportandolo su livelli inesplorati. Dall'altro lato l'indice toccando il livello 1.618% di Fibonacci ha subito un ritraccimento fisiologico, rompendo la media 30 periodi (blu) che potrebbe dare il via a ribassi più estesi ed alla formazione della gamba D del pattern ABCD in area 21000 punti. Dall'altro lato un rottura del livello 0,618% di Fibonacci al ribasso potrebbe riportarlo sui minimi di ottobre, a 20000 - 19900 punti (media mobile 150 periodi - verde). Viceversa, un rimbalzo sul livello 0,5% di Fibonacci proietterebbe l'indice a ritestare i massimi precedenti.
Graficamente il FTSE Mib ha nuovamente invertito la rotta, sotto i 34500 punti, la resistenza psicologica che risulta essere molto forte nei mesi scorsi. Ad oggi non sembrano esserci i presupposti per una rottura definitiva di questo livello. E la possibile rottura dei 33150 punti potrebbe avvicinare l'indice alla media 365 periodi (linea rossa). Viceversa, un rimbalzo sulla media mobile 150 periodi (verde) potrebbe riportare l'indice a ritestare i 35000 punti.
Graficamente l'Hang Seng, dopo che il governo cinese ha presentato il più importante piano di stimolo all’economia dopo la pandemia che ha ridato fiducia agli investitori e all'azionario, è prima letteralmente schizzato superando il nostro target massimo a 20 mila punti e recuperando i massimi di gennaio 2023, dopo sempre sulle voci dell'ampiezza degli stimoli fiscali, ha ritracciato nella nostra area di attenzione di Fibonacci (0,50%) a 19400 - 19350 punti. Allo stesso tempo, un recupero dei 20000 punti (e delle medie mobili veloci) potrebbe proiettare l'indice verso i 22500 punti ma una debolezza persistente darebbe una percentuale maggiore per un target al ribasso sulle medie mobili lente (rossa - verde) in area 18900 - 18750 punti.
Ad oggi il 2024, statistiche alla mano, si è confermato un anno positivo ma sul finale sta segnalando i primi cedimenti nel breve periodo.
Ricordiamoci che i mercati rialzisti presentano flessioni, correzioni e periodi di consolidamento. E se questo è uno di quei periodi di flessione, allora si tratterebbe probabilmente di un comportamento del tutto normale e sano, dato che gli investitori stanno digerendo alcuni dei rendimenti fenomenali del mercato.
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